La leggenda di Colapesce

La storia di Colapesce

La leggenda di Colapesce è molto conosciuta nell'Italia del Sud ed ha origini davvero molto antiche...

Chi è Colapesce?

Colapesce : ma non parlo di Sanremo!

Conosciamo Colapesce grazie al successo con Demartino della canzone presentata a Sanremo 2021 dal titolo Musica Leggerissima.

Ma quella di Colapesce è una leggenda siciliana immersa da un velo di mistero. Scopri con me il perché.

La leggenda di Colapesce

Si narra che tra Scilla e Cariddi viveva un giovane chiamato Cola (Nicola), figlio di un pescatore che amava così tanto nuotare che trascorreva intere giornate in mare. Un giorno la madre era così tanto arrabbiata che gli mandò una maledizione: Cola! Che tu possa diventare un pesce! In quel momento, Cola divenne mezzo uomo e mezzo pesce, tanto che non tornò più sulla terra ferma e divenne un punto di riferimento per i pescatori che navigavano lo Stretto.

La notizia dell’esistenza di Cola Pesce giunse al Re Federico, il quale incuriosito, volle conoscerlo.

Per sfidarlo, il re gettò prima in mare una preziosa coppa d’oro tempestata di brillanti: Cola si gettò in acqua per recuperarla e riemerse poco dopo raccontando al re di aver visto caverne, montagne e valli e che la città era costruita su uno scoglio che poggiava a sua volta su tre colonne: una sana, una scheggiata ed una rotta.

Ma il re volle mettere Cola Pesce ancora alla prova e gettò in mare un sacchetto pieno di monete d’oro, promettendogli che se fosse riemerso, avrebbe potuto sposare sua figlia.

Cola Pesce si gettò in mare, ma non riaffiorò più dalle acque. Si dice che scendendo giù si accorse che una delle colonne stava per spezzarsi, così decise di rinunciare alla ricchezza e alla figlia del re per salvare la Sicilia.

Una leggenda davvero piena di amore e di spirito di sacrificio; chissà se da qualche parte esiste ancora un Cola Pesce!!!

La leggenda di Colapesce

La Sicilia

“Tutto questo per salvare la Sicilia”. Così narra la leggenda appena letta e devo dire che, nel caso, sono molto grata a Cola Pesce! Ebbene si, perché da sempre quest’isola meravigliosa offre storia, arte, cultura, enogastronomia e ci regala ancora oggi tante sorprese tutte da scoprire!

Ma visto che siamo in Sicilia come si può non parlare di cibo?

Allora benvenuto a Palermo la Capitale dello Street Food. Si perché la città siciliana è, secondo una recente classifica pubblicata da Forbes, l’indiscussa capitale europea dello street food e l’unica città italiana ad entrare nella Top Ten dello street food mondiale, collocandosi al quinto posto dopo Bangkok, Singapore, Penang e Marrakech.

Le varie specialità, proposte a qualsiasi ora del giorno e della notte dai venditori ambulanti, nei bar, nelle rosticcerie sono un rituale collettivo da consumarsi all’aperto, per condividere con occasionali commensali il piacere di una sosta golosa.

Una carrellata di piatti ti permetterà di capire il tuo preferito.

Ovviamente non potevo non soffermarmi anche sulla curiosità di ogni piatto e sulla sua ricetta, quindi ho dedicato un piccolo post ad ogni piatto in modo che, oltre a poterlo degustare in giro per la Sicilia, puoi anche preparalo a casa e portare i sapori della Sicilia tra le tue mura!

Ricette Sprint

Arancina

Regina indiscussa della cucina siciliana. Un impasto a base di riso allo zafferano, cotto, raffreddato e farcito con ragu di carne e piselli. Con le mani date ovviamente la classica forma, mettete al centro un pò di farcitura e chiudeteli. Passeteli poi in una pastella di acqua e farina, quindi nel pangrattato e infine friggeteli in abbondante olio!

pane e panelle palermo

Pane e Panelle

Lo street food che vale la pena assaggiare. Si parte con la cottura della farina di ceci in acqua a fuoco medio, finché l'impasto non è ben sodo. Versate la pastella in una teglia da forno ricoperta di carta oleata e livellatelo, fatelo raffreddare e tagliatelo a quadretti. Friggete il tutto in abbondante olio e servite nelle classiche mafalde insieme al limone.

Iris

Iris

Uno delizioso scrigno di pasta lievitata farcita con ricotta e gocce di cioccolato: si parte ovviamente dalla pasta briosche da cui si ricavano 12 dischetti. Nel mezzo distribuire la crema di ricotta di pecora e le gocce di cioccolato, quindi chiudere con un altro disco di pasta. Passarle in uova e pangrattato e friggerle in abbondante olio.

pane con la milza

Pane con la milza

La pagnotta può essere servita “schietta” (nubile) ossia condendola soltanto con la milza e una spremuta di limone, oppure “maritata” (sposata) se condita con la ricotta e il caciocavallo. Parliamo di milza e polmone, lessati, tagliati a listarelli e fritti, conditi con caciocavallo e limone. Il tutto servito nei classici panini con i semini.

sfincione palermitano

Sfincione

Si comincia con la pasta lievitata, che dovrà essere preparata in anticipo. Dopodiché si prepara il sugo a base di cipolla, pomodoro, caciocavallo, formaggio grattugiato, pangrattato e origano e lo si spalma sulla pasta lievitata e stesa in teglia. Dopodiché si cuoce in forno a 200° per 50 minuti. A fine cottura, si lascia intiepidire e si taglia a rettangoli.

anelletti al forno

Anelletti al forno

Partiamo dal preparare il ragù: carne di manzo e maiale, con piselli e formaggio. A parte cuocere la pasta e scolarla molto al dente. Unire il tutto. Trasferire il composto in una pirofila oliata e spolverata di pangrattato. Aggiungere pezzetti di caciocavallo e livellare. Spolverizzare con altro pangrattato e formaggio e cuocere a 180° per 40 minuti.

Insomma le ricette siciliane sono davvero tante e tutte squisite (Consulta la nostra sezione “Ricette”). 
Ma ritornando a Cola Pesce: io ne sono rimasta davvero affascinata e non vedo l’ora di scoprire altre curiosità!

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